Sideremia
Descrizione analisi
La sideremia è la concentrazione di ferro nel sangue. Il ferro svolge un ruolo importante per il nostro organismo: una quota si trova nei globuli rossi ed è legata all’emoglobina, una parte si lega alla ferritina e all’emosiderina e rappresenta le riserve di ferro dell’organismo. Una terza parte esprime il cosiddetto ferro di trasporto: il ferro dal fegato raggiunge il sangue, si lega alla transferrina ed è trasportato ai vari organi che ne hanno bisogno.
Il test misura la concentrazione di ferro nel sangue non legato all’emoglobina (il cosiddetto ferro di trasporto) e valuta se i suoi livelli sono nella norma.
Informazioni per il paziente
La Sideremia è alta (Ipersideremia) se i valori sono superiori a 176 mcg/dl negli uomini, 170 mcg/dl nelle donne, 120 mcg/dl nei bambini e 250 mcg/dl nei neonati.
Cause dell’Ipersideremia possono essere malattie del fegato, del sangue, l’assunzione di alcuni farmaci o, molto più semplicemente, una dieta ricca di cibi ad alto contenuto di ferro (Kiwi, Frutta secca, Avocado, Lenticchie, Ceci, Patate, Cosce di pollo, Bresaola, Fegato, Vongole, Seppie, Gamberi).
Sarà opportuno correggere l’alimentazione e, soprattutto, rivolgersi al medico di fiducia, che, individuate le cause, potrà prescrivere la terapia adeguata che, in linea di massima potrà consistere in farmaci che facilitano l’eliminazione del ferro dall’organismo.
La Sideremia è bassa (Iposideremia) se i valori sono inferiori a 65 mcg/dl negli uomini, 50 mcg/dl nelle donne e 50 mcg/dl nei bambini, 100 mcg/dl nei neonati.
Le cause dell’Iposideremia possono essere stati patologici che ostacolano l’assorbimento del ferro, un maggiore fabbisogno (ad esempio in gravidanza o convalescenza), emorragie, tumori o, più semplicemente una cattiva alimentazione.
Sarà opportuna un’alimentazione che apporti maggiori quantità di ferro (vedi sopra) e ne favorisca l’assorbimento, ma soprattutto rivolgersi al proprio medico di fiducia che, individuate le cause anche con il ricorso ad altri accertamenti ed esami, determinerà la terapia adeguata.
Preparazione all’esame
Digiuno da 12 ore e attenzione a non assumere integratori di ferro nelle 24 ore precedenti.